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“NON DI SOLO PANE VIVRÀ L’UOMO, MA OGNI PAROLA CHE ESCE DALLA BOCCA DI DIO”

Quaresima 2018

18 febbraio – 1ª Domenica

“Non di solo pane vivrà l’uomo,

ma ogni parola che esce

dalla bocca di Dio” 

a cura di Don Stefano Croci

Questa è la prima risposta di Gesù al diavolo che lo tenta (lo mette alla prova) nel deserto di Giuda.

Questa è anche la frase che dà il tema al tempo di Quaresima proposto nell’Abbazia di Mirasole.

“Non di solo pane vive l’uomo…”:

la fame e la sete di Dio

Perché questa frase? Perché questo tema?

Siamo in un tempo in cui la TV, i siti Web e i Social ci propongono chef d’alto rango e cuochi alle prime armi, che si esibiscono in evoluzioni spettacolari: cucine che assomigliano più al palco di un teatro e fornelli a induzione che diventano set cinematografici. Così il cibo e la sua preparazione attirano la curiosità e l’attenzione di milioni spettatori e moltiplicano i “like” dei followers.

Il cibo come spettacolo!

Siamo in un tempo in cui anche le scienze mediche (o sedicenti tali), dalla dietologia alla macrobiotica, dalla biochimica alla fisiopatologia ecc…, ci invitano insistentemente (e spesso eccessivamente) a considerare l’assunzione di un determinato stile alimentare, dove l’attenzione spasmodica – per non dire maniacale – al dettaglio delle etichette e alla provenienza dei prodotti sembra possa coincidere con la soluzione dei problemi di salute.

Il cibo come panacèa di tutti i mali!

Il cibo e l’acqua, la fame e la sete, sono bisogni elementari dell’uomo senza i quali non c’è sopravvivenza, ma essi non esauriscono la natura della persona.

L’essenza dell’uomo è irriducibile alle sue esigenze principali, piuttosto come sottolinea Gesù – citando un versetto del libro del Deuteronomio (8, 3) –, è rintracciabile nella necessità di una Parola buona e vera che orienti le sue scelte e gli permetta di scoprire la sua identità di figlio di Dio.

La fame e la sete, anche nei loro squilibri che spesso degenerano fino a provocare terribili patologie psico-fisiche, ci rivelano un desiderio molto più profondo: una fame e una sete dell’anima che possono trovare la loro piena soddisfazione solamente in Dio.

È questa la strada che vogliamo percorrere insieme nel Tempo di Quaresima: le proposte spirituali e culturali ci guideranno a riscoprire e nutrire questi desideri profondi. Potremo così fare esperienza della gioia e della pace che sanno regalare la Parola di Dio, la Sua Grazia, la Sua Misericordia. Scopriremo che questo NUTRIMENTO dell’anima non consiste solo in un soddisfacimento personale, ma permette di scoprire le migliori energie che il Signore mette dentro ciascuno per sostenere il cammino dei fratelli che ci mette accanto.

E allora, buon appetito!!!