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Lo sguardo fisso su Gesù!

Buongiorno carissimi sorelle e fratelli,

siamo già arrivati al IV Venerdì di questa Santa Quaresima di “deserto” vero, che anche se forzato direi spesso molto “fecondo”.

Molti stanno scoprendo e riscoprendo relazioni profonde, nuove e rinnovate, anche a distanza tramite i mezzi di socializzazione (social) che stanno diventando anche mezzi di fraternità nuova!

Beh, sappiamo che i Venerdì di Quaresima nel Rito Ambrosiano sono caratterizzati non solo dall’assenza della Celebrazione della Santa Messa (Eucarestia), ma hanno un altro obbiettivo preciso l’Adorazione della Croce o del Crocifisso!

C’è la possibilità di adorare il Mistero della Passione e Morte del Signore Gesù con la bellissima preghiera della Via Crucis (personale o comunitaria), proposta anche dal Vescovo in Duomo.

Oggi vorrei proporvi una modalità preghiera semplice e profonda di contemplazione del Mistero di Cristo Crocifisso che ognuno personalmente può fare a casa.

Se vi è possibile cercate un momento, una mezz’ora circa di solitudine, di quiete, nella vostra stanza o comunque in un’ambiente della casa che vi fa stare tranquilli.

Prendete il testo della Bibbia intera, o quello del Nuovo Testamento cercate e aprite sul primo capitolo della LETTERA AGLI EBREI preparatelo posato su un tavolo davanti a voi.

Una candela o un lumino acceso accanto alla Bibbia.

Preparate anche un Crocifisso da tenere in mano o da posare sul tavolo davanti a voi.

Iniziate il momento di preghiera con un respiro profondoinspirando lo Spirito Santo ed espirando ogni spirito e pensiero dannoso – poi il segno di Croce fatto lentamente e profondamente e, se vi è possibile, baciate con amore e fede il Crocifisso che avete davanti a voi.

Poi date inizio alla lettura lenta e pausata del testo della LETTERA AGLI EBREI. Leggete lentamente! Moto lentamente!

Dall’inizio alla fine o fin dove riuscite ad arrivare nel tempo della mezz’ora. Di frequente, lungo la lettura, rivolgete lo sguardo a Gesù Crocifisso.

Lasciatevi trasportare dalla profondità solenne delle parole, sentitele rivolte a voi, alla vostra famiglia, alla Comunità Cristiana, al mondo intero.

Non abbiate la preoccupazione di capire tutto: è una contemplazione fatta anzitutto con lo sguardo: uno sguardo grato, stupito e commosso che contempla Gesù Crocifisso: è Lui l’interpretazione autentica, il significato di quel testo!

Al termine concludete con un Padre nostro e con la bellissima preghiera:

Eccomi, o mio amato e buon Gesù,

che alla santissima tua presenza prostrato,

ti prego col fervore più vivo

di stampare nel mio cuore

sentimenti di fede, di speranza, di carità,

di dolore dei miei peccati e di proponimento di non più offenderti;

mentre io con tutto l’amore e con tutta la compassione

vado considerando le tue cinque piaghe,

cominciando da ciò che disse di te, o mio Gesù,

il santo Profeta Davide:

“Hanno forato le mie mani e i miei piedi;

hanno contato tutte le mie ossa” (Salmo 21, 17-18).

È un piccolo esercizio dell’anima, ma lo ritengo molto nutriente!

Lasciatevi guidare dalle Parole, dallo “sguardo fisso su Gesù, autore e perfezionatore della nostra fede” e potrete trovare pentimento, fede, consolazione, amore, pace, forza, speranza e coraggio!

 

Vi abbraccio e benedico di tutto cuore!

Vostro in G. M. G. Don Stefano