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Generati sulla Croce!

GIOVEDÌ DELLA II SETTIMANA DI PASQUA

23 aprile 2020

Lettura del Vangelo secondo San Giovanni… cap. 3 versetti 7b-15

In quel tempo. Il Signore Gesù disse a Nicodèmo: «Dovete nascere dall’alto. Il vento soffia dove vuole e ne senti la voce, ma non sai da dove viene né dove va: così è chiunque è nato dallo Spirito». Gli replicò Nicodèmo: «Come può accadere questo?». Gli rispose Gesù: «Tu sei maestro d’Israele e non conosci queste cose? In verità, in verità io ti dico: noi parliamo di ciò che sappiamo e testimoniamo ciò che abbiamo veduto; ma voi non accogliete la nostra testimonianza. Se vi ho parlato di cose della terra e non credete, come crederete se vi parlerò di cose del cielo? Nessuno è mai salito al cielo, se non colui che è disceso dal cielo, il Figlio dell’uomo. E come Mosè innalzò il serpente nel deserto, così bisogna che sia innalzato il Figlio dell’uomo, perché chiunque crede in lui abbia la vita eterna».

Carissimi sorelle e fratelli,

è il tempo della Vita Nuova!!!

Tempo da figli Dio!

Siamo ancora in compagnia di Nicodemo che pone a Gesù una domanda del tutto legittima:

Come si può nascere dallo Spirito?

Gesù risponde: Ma come non lo sai?

Il fariseo, esperto della legge, dovrebbe conoscere il dono dello Spirito promesso dai profeti.

La Bibbia contiene la rivelazione della bontà della legge di Dio: che è per l’amore e per la vita!

Ma c’è anche un dato di fatto: è evidente che noi uomini non viviamo per l’amore e per la vita; quindi la legge diviene una condanna dei nostri comportamenti sbagliati!

E allora? Come districare questo enigma?

I profeti dicono: Verrà il dono dello Spirito che porterà il Messia; ci renderà uomini nuovi e ci renderà capaci di amare come il Signore ci ama.

Quindi queste cose dovresti saperle, sono cose già rivelate ai terrestri.

Sono in fondo quei desideri che abitano il cuore di ogni uomo.

Chi non desidera una vita piena e sensata?

Chi non desidera una vita nell’amore, nella gioia e nella pace?

Capiamo e costatiamo che da soli non possiamo avverare questi sogni e desideri!

Allora ci rinunciamo perché pensiamo che sia impossibile!

Gesù dice: “Attenzione!!! Aprite la mente e il cuore!!!” “…Se vi ho parlato di cose della terra e non credete, come crederete se vi parlerò di cose del cielo?…”

C’è un dono celeste, che viene da Dio: il Figlio dell’uomo, colui che è disceso dal cielo!

Gesù fa un paragone: ricordate – Numeri 21 – la storia di quando il popolo d’Israele fu morso dai serpenti nel deserto e la gente moriva; allora Dio disse a Mosè di fare un serpente di bronzo, di innalzarlo su un bastone e chi avesse guardato il serpente di bronzo sarebbe guarito dal veleno letale del serpente.

Gesù applica a sé questo racconto! Sarà Lui il Figlio dell’uomo innalzato!

Sì, ho capito! Ma come ci fa nascere a vita nuova?

Gesù è il Messia che non ammazza i malvagi, è il Messia che porta su di sé il male dell’uomo per amore. Colui che dona e perdona!

Colui che ama i figli con lo stesso amore del Padre!

Colui che mostra sulla Croce che Dio ci ama infinitamente fino a dare la vita per noi!

È così che cancella quella falsa immagine di Dio che il demonio vuole costringerci a vedere.

Ci fa capire la nostra identità: siamo realmente figli di Dio amati così, sino alla fine da Lui!

È questo il dono celeste che realizza i desideri veri che portiamo nel cuore!

L’errore fondamentale dell’uomo è quello di pensare un Dio cattivo.

Se pensiamo che siano cattivi nostro padre e nostra madre non vivremo molto felici.

Cioè tutto il nostro conflitto è lì nel luogo sorgivo della vita!

Se non vedo e accolgo Dio come il Padre non mi scopro figlio, vivrò da schiavo anziché da figlio!

Adamo ed Eva si scoprirono nudi – cioè non accettano loro stessi – e cominciano ad accusarsi tra loro e poi di conseguenza così fanno i loro figli, fino a che Caino uccide Abele.

Il principio dei mali è il non accettare di essere amati dal Padre: se non mi sento e non mi so amato non posso amare.

E se non amo? Faccio il male.

Il serpente – quello di Genesi come quello che morde il popolo nel deserto – è il simbolo del male, del veleno, ha il veleno della menzogna in bocca!

Una vita avvelenata tutta nella menzogna, una vita di morte: tutti mali che leggiamo quotidianamente nella cronaca della nostra esistenza.

Cosa ha fatto il Figlio di Dio, il Figlio dell’uomo?

Come il serpente di bronzo nel deserto è stato innalzato!

Tutto il male che facciamo, simboleggiato dal serpente, lo ha portato su di sé sulla Croce!

Ha donato la vita così per salvarci! “…così bisogna che sia innalzato il Figlio dell’uomo, perché chiunque crede in lui abbia la vita eterna…”

Vedendo che ci ama fino al quel punto,

prendendosi il nostro male senza giudicarci, senza condannarci,

comprendiamo finalmente chi è Dio: è uno che ci ama infinitamente!

Quindi, oltre e prima della legge che lega l’uomo a Dio, legge che vuol dire punizione e giudizio,

Gesù ci fa vedere che c’è qualcos’altro che ci fa vivere: è l’amore di Dio per noi.

E ancora la domanda: Come si fa a nascere dall’alto?

Questa scena verrà ripresa alla fine del Vangelo, quando ci sarà il Signore innalzato sulla Croce

e dal suo fianco trafitto scaturirà sangue ed acqua, cioè la sorgente della vita.

È una nuova creazione, una generazione dall’alto,

quella che scaturisce dal fianco aperto, dal Cuore di Cristo!

Siamo abituati a sentire che l’uomo nasce dalla donna ed è vero; questa è la nascita normale dal basso.

La persona umana non è generata quando è nata materialmente; è generata quando si sa amata!

Quando c’è un Cuore aperto che ti accoglie come sei!

Quando ti sai amato così allora esisti e nasci per la prima volta!

Questa è la generazione dall’alto: l’essere generati dalla ferita del cuore di chi ti ama.

Uno per noi nasce quando lo amiamo, se no, non esiste, lo uccidiamo,

perché anche se esiste non lo consideriamo nei nostri pensieri, nell’agenda della nostra vita.

Questo vuol dire nascere dall’alto.

Conoscendo e facendo l’esperienza dell’amore che ha Dio per noi:

guardando la Croce del Figlio ed essendo generati dal Suo Cuore trafitto d’Amore per noi,

ecco che allora nasciamo davvero in questa libertà di figli di Dio!

Questo è il centro di tutto il Vangelo: quanto Dio ha amato il mondo e tutti gli uomini che lo compongono!

 Vi abbraccio e vi benedico con tutto il cuore!

Vostro in G. M. G. Don Stefano